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Migliori 10 Indicatori di Trading

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 In questa guida vedremo i 10 migliori indicatori di trading, strumenti fondamentali che aiutano i trader a identificare le tendenze del mercato, prendere decisioni informate e ottimizzare le loro strategie di investimento.

Gli indicatori di trading sono calcoli matematici basati su prezzo, volume, o interesse aperto di un titolo. Sono utilizzati per prevedere futuri movimenti di prezzo e per identificare opportunità di trading. Tra i più popolari ci sono le medie mobili, l’indicatore RSI, il MACD, e le bande di Bollinger. Ogni indicatore ha le sue peculiarità e applicazioni specifiche che possono essere adattate a diverse strategie di trading.

MIGLIORI INDICATORI DI TRADING – TOP 10

INDICATORE AFFIDABILITA’
MACD ⭐⭐⭐⭐
Bande di Bollinger ⭐⭐⭐⭐
Media Mobile ⭐⭐⭐⭐
RSI ⭐⭐⭐⭐
Ritracciamenti di Fibonacci ⭐⭐⭐
Ichimoku ⭐⭐⭐
Deviazione Standard ⭐⭐⭐
Stocastico ⭐⭐⭐
Indicatore ADX ⭐⭐⭐
Supporti e Resistenze ⭐⭐⭐

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1. Indicatore di trading MACD

Iniziamo la classifica dei migliori indicatori  di trading con il MACD, comunemente chiamato anche Moving Average Convergence Divergence. È uno strumento molto utilizzato per captare la forza di un trend e quindi la sua eventuale spinta in una specifica direzione. Richiede il supporto dell’EMA.

Confrontandosi con la media mobile esponenziale, che a sua volta può essere impostata su diversi timeframe, come ad esempio a 26 ed a 12 giorni, può indicare potenziali punti di ingresso, ossia ipotetici segnali di acquisto, oppure di vendita (è utilizzato soprattutto con i titoli azionari).

L’indicazione di acquisto è solitamente legato all’incrocio del MACD con la linea del segnale, mentre l’indicazione di vendita è solitamente associata ad un MACD inferiore alla linea del segnale. Molto analizzata anche la divergenza tra il MACD ed il trend effettivo dei prezzi, utile per captare possibili punti di rottura, ossia inversioni di tendenza.

2. Bande di Bollinger

Le Bande di Bollinger sono state ideate da John Bollinger e permettono di ottenere informazioni interessanti sulla volatilità e sul trend di un asset. Come si struttura? Troviamo un livello centrale chiave, dato quasi sempre da una media mobile e da due linee target, sopra e sotto.

In linea generale, quando l’andamento dei prezzi si avvicina (o supera) la linea limite superiore, allora il mercato potrebbe mostrarsi ipercomprato. Di contro, quando l’andamento dei prezzi si avvicina (o supera) la linea inferiore, allora il mercato potrebbe mostrarsi ipervenduto.

Il trader va in altri termini alla ricerca di parametri che indicano quando l’asset è negoziato al di fuori dei livelli abituali. Una compressione della Banda di Bollinger sul suo livello centrale, può altresì indicare la sostituzione di un periodo di bassa volatilità, con uno a volatilità più ampia.

3. Media mobile

La media mobile è uno dei migliori indicatori di trading per principianti, anche perché può essere tracciato molto facilmente sul grafico e non richiede grosse capacità interpretative. Permette essenzialmente di eliminare le oscillazioni casuali, mostrando il trend medio di un asset specifico.

Si basa quindi sullo studio accurato dei risultati pregressi, ossia dei risultati storici. Calcolando gli stessi traccia una linea che indica come si sono mossi i prezzi in media nel corso di diversi timeframe, che puoi ovviamente impostare a tua discrezione sul grafico dello strumento.

Essendo indicatori differiti seguono la tendenza dei prezzi e sono utilizzati in combinazione con altri strumenti tecnici. Esistono due tipologie di medie: mobile, che dà a tutti i dati la stessa valenza ed esponenziale, che dà una maggior valenza ai dati (ossia ai prezzi) più recenti.

4. RSI

Le aree limite del mercato sono uno degli aspetti più importanti da esaminare quando ti trovi a fare analisi tecnica. Ed è per questo che esistono specifici oscillatori, come ad esempio l’RSI, che per l’appunto mettono in luce l’oscillazione del trend. Come si traccia sul grafico?

Diversamente da altri indicatori, l’Oscillatore RSI non si disegna sulla quotazione, bensì su un grafico secondario, posto solitamente in basso. Questo perché si basa su livelli differenti, che possono andare da 0 a 100 e che danno segnali di trading diversi in base al tracciato della linea.

Come si legge l’RSI? Esistono alcuni parametri chiave presi in considerazione dagli esperti per poter piazzare la strategia. Di norma, un RSI inferiore ai 30 segnala la presenza di un asset ipervenduto, mentre un RSI superiore ai 70, segnala che l’asset potrebbe essere ipercomprato.

Può dare informazioni rilevanti sulla forza e sul momentum di uno strumento finanziario. Ciò non significa che indica con certezza matematica la possibile direzione dei prezzi futuri di un titolo, di una criptovaluta e così via. È inoltre importante utilizzarlo in combinazione con altri indicatori.

5. Ritracciamenti di Fibonacci

I Ritracciamenti di Fibonacci sono strumenti molto utilizzati in analisi tecnica. Può considerarsi uno dei migliori indicatori di trading forex, anche se può essere utilizzato su molti mercati. Si basa sulla singolare serie di Fibonacci, in cui ogni numero è la somma dei due numeri precedenti.

Mettendo in relazione specifici numeri della serie, è possibile calcolare i cosiddetti rapporti di Fibonacci, che sono gli stessi che vengono tracciati in automatico quando imposti l’indicatore sul grafico di uno strumento. Gli stessi sono: 23,6%, 38,2%, 50% e 61,8%.

I trader esperti cercano quindi di comprendere quando un trend potrebbe mostrare un’inversione di tendenza, ossia invertire la direzione, al superamento di questi livelli. È in altri termini molto utile per evidenziare possibili livelli di supporto, o di resistenza.

6. Ichimoku

Tra i migliori indicatori di trading troviamo l’Ichimoku, conosciuto anche con il nome di “nuvola di Ichimoku”. È stato ideato negli anni 60’ e racchiude in realtà un insieme di indicatori multipli, ossia il Tenkan-sen, il Kijun-sen, il Senkou Span A, il Senkou Span B ed il Chikou Span.

Sulla base dell’intersezione delle linee e delle figure che si vengono a creare, lo strumento ti permette di captare le forza ed il momentum di uno specifico asset finanziario. Per evidenziare ipotetici punti di ingresso, si studiando gli incroci tra le linee Tenkan-sen e Kijun-sen.

È così possibile ottenere potenziali segnali di acquisto, oppure di vendita. Per individuare eventuali zone di supporto, o in modo parallelo di resistenza, gli investitori studiano invece i “cloud”, ossia “le nuvole”, formate dalle linee SenSen A e B della Chikou Span.

7. Deviazione Standard

La deviazione Standard è uno strumento molto interessante, utilizzato in combinazione con altri indicatori quando si avviano studi di analisi tecnica. Per definizione, in un insieme definito di numeri, misura la dispersione degli stessi. È lo scostamento di ogni numero dalla media.

Tralasciando i complessi calcoli alla base della deviazione, che ad oggi vengono effettuati in modo automatico sulle migliori piattaforme, concentriamoci su ciò che conta davvero, ossia sulle indicazioni. L’indice non indica una tendenza, bensì solo la variabilità del trend (insieme di dati).

I suoi segnali devono essere necessariamente rapportati alla media. Una deviazione standard molto alta, indica solitamente maggiore dispersione dei prezzi. Una deviazione standard bassa, indica invece che una buona percentuale dei valori è essenzialmente vicina alla media.

8. Stocastico

Tra i migliori indicatori di trading, non possiamo non presentare lo Stocastico, che può essere utilizzato su tutte le tipologie di mercati finanziari, per mettere in evidenza possibili zone di tendenza e per analizzare il momentum. Può essere sempre utilizzato in combinazione con altri indicatori, soprattutto con le medie.

Mette in relazione il prezzo di chiusura del proprio strumento finanziario analizzato, con il trend su diversi timeframe. Sarai tu stesso a decidere su quale periodo far funzionare l’indicatore, anche se lo stesso è quasi sempre impostato di default in un range a due settimane (14 giorni).

Come si legge lo Stocastico? I trader studiano il superamento di specifici “valori limite”. Se ad esempio si supera la linea degli 80, allora l’asset potrebbe essere ipercomprato. Se si supera al ribasso la linea dei 20, potrebbe essere ipervenduto e dare altri segnali di ingresso a mercato.

9. Indicatore ADX

Ottimo per misurare la tendenza, l’indicatore ADX è uno dei più interessanti in analisi tecnica. Con la combinazione di una buona analisi fondamentale, ti permette di ottenere indicazioni sul trend dell’asset, validi come concreto supporto per piazzare la tua strategia.

In questo caso le indicazioni possono oscillare su una scala di valori definita, da 0 a 100. Una tendenza potenzialmente forte è associata solitamente al superamento della linea dei 25 (nel caso opposto si ha una forza ridotta sul trend). Molto interessanti, sono anche i movimenti direzionali.

Possono essere positivi o negativi, indicati con DI+ e DI- e dare segnali su possibili inversioni di tendenza (ossia quando l’asset non ha più la forza di continuare il trend predominante, fino a quel momento), oppure una conferma sul trend, se supportato dall’ADX.

10. Supporti e Resistenze

Chiudiamo la nostra top 10 sui migliori indicatori di trading con uno strumento grafico molto importante, che viene spesso associato ad altri indicatori. I supporti e le resistenze non sono altro che linee limite, che un determinato strumento finanziario non riesce a superare.

Il supporto, è quindi una quota dove (solitamente), vi è una frizione ed un possibile arresto dell’andamento dei prezzi al ribasso. La resistenza, è invece la quota dove solitamente vi è un arresto dell’andamento dei prezzi al rialzo. Come si tracciano sul grafico?

La loro impostazione è in realtà abbastanza intuiva, perché bisogna individuare delle zone sul grafico dove si evincono una serie di difficoltà nel superare un determinato livello, che può così diventare un supporto, oppure una resistenza. Quando il prezzo supera queste soglie limite, i trader cercano di capire se ci sarà o meno continuità, piazzando la strategia a mercato.

Indicatori di trading

Tipologie di Indicatori di Trading 

Quali sono le tipologie di indicatori più importanti? Ecco un elenco:

  • Indicatori di volatilità: permettono di ottenere indicazioni interessanti sulla volatilità di un asset, ossia la valenza delle oscillazioni al rialzo ed al ribasso – sono molto utili per captare possibili punti di rottura (un tipico esempio è le Bande di Bollinger);
  • Indicatori di tendenza: si basano essenzialmente sullo studio dei dati storici e danno possibili indicazioni sulla base della ciclicità degli eventi (alcuni esempi sono le medie mobili ed esponenziali, così come l’indicatore ADX);
  • Indicatori di volume: come dice il termine stesso, mettono a disposizione dati sul volume degli scambi, ossia sulla valenza degli acquirenti sui venditori e viceversa, mostrando così le dinamiche del sentiment de mercato (ottime per piazzare strategie);
  • Indicatori di Momentum: si basano sullo studio accurato della velocità e della forza del trend, dando possibili indicazioni su come potrebbe evolversi la situazione.

La scelta dell’indicatore da utilizzare dipende quindi da diversi fattori, tra cui il tipo di asset su cui si sta operando, il proprio stile di trading e l’orizzonte temporale delle operazioni. Ad esempio, un trader che opera nel breve termine potrebbe preferire indicatori di momentum per sfruttare rapidi movimenti di prezzo, mentre un investitore a lungo termine potrebbe concentrarsi sugli indicatori di tendenza per identificare e seguire i principali trend di mercato.

Inoltre, è importante combinare diversi tipi di indicatori per ottenere una visione più completa e accurata del mercato. Utilizzare simultaneamente indicatori di volatilità, tendenza, volume e momentum può aiutare a prendere decisioni di trading più informate e a gestire meglio il rischio.

Conclusioni

In questo approfondimento abbiamo analizzato i principali indicatori di trading, spiegando in dettaglio come funzionano e perché sono così utili per l’analisi dei mercati finanziari.

Leggi anche:

FAQ

Quali sono i migliori indicatori per il trading forex?

Tutti gli indicatori che abbiamo esposto nel nostro approfondimento, come ad esempio le medie mobili, le Bande di Bollinger, Supporto e Resistenza, possono essere validi anche per analizzare il mercato forex.

Quali sono i migliori indicatori di trading per principianti?

Fra i migliori indicatori di trading per principianti ricordiamo sicuramente la media mobile, che si divide in semplice ed esponenziale, così come le Bande di Bollinger e l’RSI.

Quali sono i migliori indicatori di trading intraday?

Fra i migliori indicatori di trading intraday ricordiamo l’Oscillatore Stocastico, i grafici a candela, la media mobile ed infine le Bande di Bollinger.

Quali indicatori sono più utili per identificare la volatilità del mercato?

Gli indicatori di volatilità, come le Bande di Bollinger e l’Average True Range (ATR), sono particolarmente utili per identificare la volatilità del mercato. Questi strumenti aiutano a valutare le oscillazioni dei prezzi e a prevedere possibili punti di rottura.

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Francesco Galella è un esperto di economia con una fervida passione per le criptovalute fin dalle loro prime fasi. Grazie alla sua continua ricerca e interesse per l'innovazione nel settore fintech, è sempre aggiornato su ogni sviluppo nel mondo delle criptovalute. Da anni contribuisce con articoli informativi e analitici per le migliori riviste di finanza, trading e criptovalute, condividendo le sue conoscenze e la sua vasta esperienza in materia. La sua capacità di interpretare e comunicare le complesse dinamiche del mercato delle criptovalute lo ha reso una figura autorevole nel settore, apprezzata sia dai lettori che dagli addetti ai lavori. Francesco continua a essere un punto di riferimento per chiunque desideri comprendere e investire nel mondo delle criptovalute.

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