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Comprare azioni Xiaomi: Guida completa all’acquisto

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Pubblicato: 4 Aprile 2022 di Andrea Borromeo

Dove comprare azioni Xiaomi? Se lo chiede chi intravede nell’azienda cinese delle opportunità di investimento. Le quali effettivamente ci sono, nonostante una prima fase complicata, come minimo dal punto di vista delle performance azionarie. Attualmente Xiaomi è un’azienda in crescita ma già solida, che sta ampliando la sua quota di mercato, che sta cominciando a farsi conoscere anche in Europa (Italia compresa).

Certo, per ora siamo lontani dalle performance di Samsung ed Apple, che rispetto a Xiaomi si pongono come principali rivali e benchmark, ma le prospettive sono buone. Anche perché Xiaomi, nonostante una filosofia incentrata sulla competitività dei prezzi, sta abbracciando le tecnologie più avanzate, in primis il 5G.

In questo articolo offriamo consigli per comprare azioni Xiaomi, per realizzare investimenti proficui. Offriremo anche una panoramica dell’azienda, che tra le altre presenta alcuni elementi di differenziazione e peculiarità che superano lo stereotipo della corporate cinese e in parte smentiscono l’approccio in genere utilizzato dalle grandi aziende del colosso asiatico. Faremo il punto anche sui migliori strumenti per investire su Xiaomi, proponendo un confronto tra banche e broker retail. 

Rimandiamo ovviamente ai paragrafi successivi per un approfondimento dettagliato, ma già in questa fase introduttiva è bene specificare che sono i broker a rappresentare i migliori strumenti per fare trading azionario su Xiaomi. Il riferimento è in particolare a due broker, che in questi anni si sono distinti dalla massa in maniera inequivocabile: eToro e XTB.

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    Xiaomi: il profilo dell’azienda

    Il quartier generale di Xiaomi
    Il quartier generale di Xiaomi

    Xiaomi, come molti di voi già sapranno, è un’azienda che produce smartphone. Si differenzia però sia dalla connazionale Huawei che da Apple, che funge un po’ da benchmark per tutte le realtà del settore. Il suo focus, infatti, è sui costi, che in rapporto alla qualità appaiono piuttosto bassi. D’altronde è lo stesso nome a suggerire una filosofia di questo genere. Xiaomi infatti significa “piccolo riso”, una metafora per indicare un approccio che sposa una dimensione più contenuta, che mira all’essenzale e all’utile, senza cedere agli eccessi. 

    In parte, è bene specificarlo, questa filosofia si scontra con alcune recenti determinazioni aziendali, che per far fronte a una piccola crisi si sono spostate verso l’adozione delle più recenti tecnologie, seguendo un ritmo persino più rapido di quello sostenuto, attualmente, da Apple. Il riferimento è alla scelta di integrare il 5G già da subito, in questo 2020. Una scelta, sia chiaro, che ha giovato molto a Xiaomi, come si evince anche dalle performance azionarie degli ultimi mesi.

    La storia di Xiaomi

    Xiaomi è un’azienda relativamente giovane. E’ stata fondata, infatti, nel 2010. Ha subito calamitato l’attenzione degli analisti e dei consumatori, grazie alla tempestiva uscita di uno smartphone ad altre prestazioni e basso costo, il Mi1. A questi modelli, e nel giro di un paio d’anni, se ne sono aggiunti altri tre, fino all’entrata in scena di numerosi smartphone, molto diversi tra di loro, nel 2016. 

    Accanto alla produzione di smartphone, si segnala quella di tablet e altri dispositivi elettronici. Nel 2018 Xiaomi approda in numerosi paesi europei, e in particolare in Italia. A fine 2019 annuncia l’uscita di uno dei primi smartphone capaci di integrare la tecnologia 5G, il Mi Mix 3.

    Le peculiarità Xiaomi

    Xiaomi non è un’azienda come le altre. In un settore, quello degli smartphone, caratterizzano da una mancanza di varietà e da una generale uniformità, ha saputo ritagliarsi uno spazio, muovendosi agilmente verso due direzioni: da un lato l’offerta di smartphone a basso costo, dall’altro l’adozione di tecnologie recentissime e all’avanguardia (per esempio, il già citato 5G).

    In realtà, lo stessa esistenza di Xiaomi è un fatto significativo. Non è per nulla facile, per un’azienda giovane, scavalcare le barriera all’entrata di un settore così ben presidiato lato hardware da Apple, Samsung e Haiweii, e lato software da Microsoft e  da Google. A tal proposito, va specificato che Xiaomi propone persino un suo sistema operativo (per quanto ispirato ad Android).

    Le prospettive di Xiaomi

    Certo, il futuro di Xiaomi è incerto. Anche perché, lo abbiamo già detto, il settore è davvero competitivo, e caratterizzato dalla presenza di veri e propri colossi, pronti a fagocitare le quote di mercato dei pesci piccoli. Tuttavia, le prospettive per ora sono buone. Anche perché Xiaomi è riuscita, per ora, a scrollarsi una crisi che ha gettato un’ombra in particolare sulle performance azionarie (con tutto ciò che ne consegue dal punto di vista finanziario).

    E lo ha fatto utilizzando un approccio classico, ovvero agendo sulla produzione. Il numero di modelli che Xiaomi ha evaso nel giro di qualche anno, infatti, è davvero considerevole

    Dove e come comprare azioni Xiaomi

    Dove comprare azioni Xiaomi? I profani, quando si parla di investire in borsa, pensano subito alle banche, che in questo caso vengono considerati come gli intermediari perfetti, se non gli unici. In realtà la questione è molto più complessa di così, anche perché all’orizzonte – degli esperti e dei meno esperti – si profila un’alternativa: i broker retail.

    Abbiamo già anticipato che il confronto tra banche e i broker è appannaggio di questi ultimi, ma nei prossimi paragrafi approfondiremo la questione, spiegando i motivi che dovrebbero spingere chiunque a preferire i broker, piuttosto che le banche. 

    Investire sulle azioni Xiaomi con le banche

    Investire nell’azionario, e in particolare su Xiaomi, con le banche è sicuro? Dal punto di vista della sicurezza, in realtà, non c’è assolutamente nulla da eccepire. I servizi di intermediazione delle banche, in genere, sono sottoposti a rigidi controlli, e in caso si caratterizzano per un livello di qualità più che sufficiente (per quanto l’offerta di asset spesso risulti manchevole).

    La questione ruota al tema dei prezzi. Le banche sostengono costi di gestione molto alti, e ciò si ripercuote sulla spesa imposta al “consumatoreretail. Si tratta di un problema molto grave, per giunta non risolvibile in quanto strutturale, che mina in profondità l’esperienza di investimento.

    Broker CFD

    Discorso radicalmente diverso per i broker. Questi, infatti, possono proporre commissioni molto basse, e in alcuni casi persino pari a zero, proprio perché non sopportano i costi di gestione tipici delle banche. Tra i broker, poi, andrebbero presi in considerazione quelli che trattano di CFD, Contracts For Difference, prodotti derivati che utilizzati azioni (e altri asset) come sottostanti. In questo caso, le transazioni sono più veloci e mettono in guardia dai rischi connessi alla proprietà vera e propria delle azioni.

    Alcuni broker spiccano sugli altri. Il riferimento è ai già citati eToro e XTB. A loro sono dedicati i prossimi due paragrafi.

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    eToro

    eToro (clicca qua per visitare il sito ufficiale) è uno dei broker più famosi in circolazione. In questo caso, reputazione è sinonimo di qualità, come hanno sperimentato in prima persona le centinaia di migliaia di clienti che lo hanno scelto. eToro si caratterizza per un’offerta straordinaria, che rappresenta bene e a fondo tutte le asset class, azionario compresa. Ovviamente, consente di fare trading anche con le azioni Xiaomi. 

    eToro si distingue anche per una politica dei costi davvero accomodante. Il deposito minimo iniziale è alla portata di tutti, in quanto pari a soli 50 euro. 

    eToro è anche un broker rivoluzionario, come si evince da alcuni servizi innovativi, su tutti il Copy Trader. Esso consente di scegliere un trader, copiarne le messe e replicare. Attenzione però: il Copy Trading non è garanzia di successo. I rendimenti passati dei migliori investitori non garantiscono rendimenti futuri.

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    XTB

    XTB è all’apparenza un broker normale, che fa semplicemente il suo lavoro. In realtà, è un broker superlativo, in grado di erogare servizi dalla qualità elevatissima. Come eToro, si pone l’obiettivo di aprire le porte del trading anche ai non professionisti, alla gente comune. Lo fa attraverso un abbattimento delle barriere all’entrata, testimoniato da commissioni azzerate e da un deposito minimo iniziale piuttosto abbordabile (250 euro). 

    XTB offre anche interessanti servizi collaterali, come l’erogazione di un corso di trading completamente gratuito e del Trading Centrale. Attraverso questo, gli utenti possono ricevere segnali in media molto affidabili. Anche XTB è un broker affidabile, dalle garanzie di sicurezza granitica. A testimoniarlo è la presenza, tra le altre, della licenza Cysec. Per aprire oggi un conto gratuito su XTB, clicca qua.

    Passato, presente e futuro delle azioni Xiaomi

    Cosa si può dire sull’andamento delle azioni Xiaomi. In realtà molto, dal momento che dal punto di vista azionario l’azienda cinese ha trascorso alcune vicissitudini singolari, che possono fungere da spunto per un’analisi delle prospettive future. C’è da dire, poi, che Xiaomi non è sul mercato da tanto tempo. Anzi, ha fatto il suo esordio il 2 luglio del 2018, per giunta in un periodo non molto favorevole per le realtà tech cinesi. 

    Quest’ultima dinamica, unita dalle difficoltà incontrate nei tentativi di spiccare ed emergere rispetto agli altri colossi hi-tech hanno determinato una serie di performance molto negative. Da questo periodo, però, Xiaomi sembra essersi ripresa, almeno a giudicare delle prestazioni prodotte negli ultimi tre mesi. Ovviamente le prospettive, per quanto tendenzialmente positive, rimangono incerte.

    Il 2019 delle azioni Xiaomi

    L’esordio di Xiaomi in borsa non è stato de più positivi. Anzi, si è rivelato un mezzo flop, che per giunta si è risolto in un prolungato periodo di deprezzamento del titolo azionario. Xiaomi è partita con un prezzo pari a 17,54 euro, per poi ritrovarsi a 12 euro dopo soli tre mesi, con una perdita netta superiore al 30%.

    Ma non è finita qui, perché nonostante un breve ritracciamento, il titolo ha continuato a deprezzarsi, fino a raggiungere un nuovo minimo, dopo circa due mesi, posizionandosi al di sotto dei 10 euro. Da quel momento in poi Xiaomi si è inserito in un percorso di volatilità, che si è comunque risolto in un nuovo minimo, questa volta al di sotto dei 9 euro.

    Dopo, la rinascita o, per meglio dire, la ripresa. Anche perché nonostante la ripresa il titolo azionario non ha raggiunto ancora l’offerta iniziale di due anni fa. Ad ogni modo, lo si nota anche solo spulciando i grafici, la progressione è piuttosto importante, quasi verticale. Soprattutto, dura ancora oggi.

    Il 2020 delle azioni Xiaomi

    Il trend negativo di Xiaomi era causato da una certa difficoltà a differenziarsi rispetto agli altri competitor e da una generale debolezza del comparto tech cinese. Tuttavia, l’azienda ha saputo risollevarsi, facendo leva sulla produzione e sull’innovazione, dunque fornendo elementi concreti di fiducia agli investitori.

    Nello specifico, ha annunciato prima la nascita di tantissimi modelli, e poi ha dichiarato la volontà di abbracciare, praticamente per prima, la tecnologia 5G. Una mossa rischiosa, dal momento che attorno a questa tecnologia si sta addensando un po’ di scetticismo, ma una scelta che evidentemente ha raccolto il plauso degli investitori.

    Attualmente, le vendite del Mi Max 3, lo smartphone con il 5G integrato, stanno andando bene, ma occorrerà valutare le performance dei prossimi mesi e soprattutto le mosse dei policy maker, per capire se il trend positivo di Xiaomi è destinato a continuare a lungo. Anche perché il titolo azionario, almeno a metà febbraio, si trova ancora a un livello inferiore del 30% rispetto all’IPO.

    Considerazioni finali

    In questa mini guida abbiamo visto nel dettaglio il colosso Cinese Xiaomi, le prospettive per il titolo e come investire sulle azioni Xiaomi. Nel dettaglio, abbiamo dato uno sguardo alle piattaforme di XTB ed eToro, che consentono di operare sulle azioni Xiaomi.

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